I Giganti Mata e Grifone 09 / 14 agosto – Messina (ME)
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E’ un angolo di Sicilia ricco di storia, non solo un insieme di paesaggi mozzafiato che ha ispirato miti e poeti per migliaia di anni. Siamo ad Aci Castello, in provincia di Catania, che insieme alla frazione Aci Trezza forma la riviera dei ciclopi, dal 2004 è stata istituita l’Area Marina Protetta. Andrea e Maria Pia Leonardi, titolari del Bed and Breakfast Blu e il Castello, ci fanno da guida in questo territorio traboccante di cultura. “I nostri faraglioni – dicono Andrea e Maria Pia – sono le mitiche rocce, narrate da Omero nell’Odissea, che furono lanciate dal Ciclope Polifemo contro le navi di Ulisse. Le stesse rocce laviche che caratterizzano la scogliera, poi, sono un monumento naturale, trattandosi dei maestosi basalti colonnari risalenti alla fuoriuscita dalle acque marine dell’Etna. Queste pietre sono la base dell’antichissimo Castello, installazione militare unica nel suo genere, conosciuta come Castello Normanno, ma che in realtà ha attraversato la storia della Sicilia dalle popolazioni pre-greche all’unità d’Italia. Per non parlare della frazione di Aci Trezza, raggiungibile a piedi in pochi minuti, che è il borgo marinaro dove Giovanni Verga ha ambientato “I Malavoglia” e quindi nel 1948 set naturale del leggendario film “La Terra Trema” di Luchino Visconti”.
Il B&B gestito da Andrea e Maria Pia Leonardi si trova in una posizione perfetta per una visita in questa zona. “Siamo a circa 20 minuti dall’Aeroporto Fontanarossa – spiegano Andrea e Maria Pia – 8 km da Catania, 35 da Taormina e poco più di un’ora d’auto da Siracusa. L’Etna è facilmente raggiungibile in 45 minuti. La nostra struttura è sul mare, sul lungomare di Acicastello, con vista sulla baia e sul Castello Normanno. Abbiamo un ampio terrazzo-giardino, dove viene servita la colazione e all’ultimo piano c’è un solarium con vista panoramica. La struttura inoltre è dotata di parcheggio privato”.
E come dimenticare l’enogastronomia locale. “La nostra terra ha tanto da offrire da questo punto di vista. La cucina tipica è a base di pesce e i grandi protagonisti dei nostri piatti sono la “masculina”, base per la “pasta che masculini” e le diverse diversità di piccoli tonni che popolano le coste antistanti. Poi ci sono i ricci di mare dei quali i fondali lavici sono ricchi. Ma sono solo alcuni esempi. Infine, non possiamo non ricordare i vini dell’Etna, gli arancini, i dolci siciliani, cannoli, cassate ed in particolare la granita da gustare in uno dei tanti bar che si affacciano sul mare”.